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Il Ristorante Ruben

Il 3 ottobre la Fondazione Ernesto Pellegrini onlus ha inaugurato a Milano Ruben, ristorante solidale dove i “nuovi poveri”, coloro cioè che hanno recentemente perso il lavoro, e le loro famiglie potranno mangiare un pasto completo al costo simbolico di 1 euro.

Per volontà della famiglia Pellegrini sono nel consiglio della Fondazione come “primo volontario”.

“Ed ecco, concomitante con la pensione, l’invito del fraterno amico Ernesto a “dargli una mano” nella Fondazione che con la sua famiglia ha appena costituito…”
dalla lettera – invito di G Orsi,  primo volontario e AD della fondazione  (leggi>>)

Guarda il video della inaugurazione con l’intervista al Presidente e al primo volontario


Leggi più informazioni sul ristorante Ruben >>

Guarda le foto dell’inaugurazione del Ristorante Ruben:

Flightpath to 2050

Nel 2010 la Commissione europea ha costituito un “High level group” di 14 persone per elaborare una strategia a lungo termine dell’industria aeronautica e spaziale europea.

Per l’industria hanno partecipato Ian King, CEO di British Aerospace, Tom Anders, CEO di Eads/Airbus, Charles Edelstenne, CEO di Dassault, Jean P. Herteman, CEO di Safran, Colin P. Smith, CEO di Rolls Royce, Johann-Dietrich Wörner, CEO di ESA. Vi era poi, per le aerolinee, il CEO di KLM Peter Hartman e, per gli aeroporti, il CEO di Aeroporti di Monaco, Schotman. Io ero stato chiamato in rappresentanza dell’industria a decollo verticale. Il gruppo si è incontrato varie volte per discutere il documento, sintesi delle attività dei gruppi di lavoro, con discussioni piuttosto animate stanti gli interessi contrapposti.

Da parte mia ho dato un buon contributo alla vivacità quando ho chiesto di considerare i velivoli a decollo verticale come una componente maggiore dell’industria, prevedendone un forte sviluppo dal lato operativo. Tra le generali resistenze ho trovato un alleato nel CEO dell’aeroporto di Monaco che conveniva con me sulla necessità di utilizzare la dimensione verticale per uscire dalle aree affollate, inclusi gli aeroporti in via di saturazione. Il documento finale parla, per la prima volta rispetto agli studi antecedenti, di elicotteri e convertiplani come strumenti necessari nella riprogettazione della futura mobilità aerea integrata.

Il documento è stato presentato al presidente Barroso e al Vicepresidente Tajani da tre membri tra cui il sottoscritto. Il volo a decollo verticale è oggi una realtà anche per l’Europa.

Leggi il documento “The Role of Rotorcraft and the Enhancement of Opportunities Provided by Vertical Flight” >>

Leggi il report della Commissione europea “Flightpath 2050. Europe’s Vision for Aviation” >>

Immagini:

Il centenario di Agusta per i giovani

Per il centenario di Agusta mi era stato proposto di fare qualcosa di speciale per i nostri giovani under 35. “Si” è stata, in quattro nanosecondi, la mia risposta.

Ne avevamo assunti tanti in quegli anni e volevamo che il centenario non fosse solo un’occasione per ricordare la storia di 100 anni di Agusta, ma anche per lanciare i prossimi cento anni, i primi trenta dei quali sarebbero stati determinati dalle capacità di quei giovani, quelli che secondo me dovevano avere i piedi nel presente e la testa nel futuro. Con Izzo come responsabile, un gruppo di giovani si è dedicato alla organizzazione, dopo l’orario di lavoro: logo, slogan (flying the future) , budget (limitato, con l’accordo che ogni sforamento sarebbe stato a loro carico), tanto entusiasmo ed ecco la serata nello stabilimento Caproni, con conduttrice Camila Raznovich, con i comici Ale e Franz con la loro panchina e con la band Tiromancino. E poi la mia sorpresa.

Michael Schumacher

In quegli anni era maturata una certa familiarità con Michael Schumacher, sia per i rapporti che avevamo con Todt e Ferrari, in cui lui veniva occasionalmente coinvolto, sia perché, avendo acquistato un nostro elicottero, era venuto diverse volte a Cascina Costa e avevo così avuto modo di conoscerlo meglio . Ne apprezzavo l’intelligenza e la disponibilità ai rapporti con persone di tutti i livelli e una sensibilità umana molto diversa dall’immagine del freddo pilota promossa dai media. Avrei voluto porlo di fronte ai “miei” giovani come modello di successo basato su sacrificio, impegno, professionalità, determinazione, innovazione continua .

Lo chiamai sul cellulare e gli proposi la cosa. “Se posso vengo”, fu la risposta immediata. Mi chiamò dopo due giorni e mi disse che la sera dell’evento lui sarebbe stato a Brescia “perché corrono i cavalli di Corinna”. “Se mi assicuri che potrò essere di ritorno per la premiazione verso le 22.30, scappo dalla cena di gala e vengo da te”.

E così, alle 20,40 del 22 settembre un elicottero è atterrato all’eliporto della Caproni e, davanti a una sbalordita Camila e a circa 2000 giovani increduli (lo sapevano solo pochissime persone in tutta AW), è salito sul palco Michael Schumacher. 40 minuti di conversazione per parlare di team building, multicultura, successo e sacrificio, capacità di analizzare e decidere rapidamente. Gestione del successo e della sconfitta. Essere padre, marito e personaggio globale.

Un giovane che aveva già conquistato il mondo di fronte a 2.000 giovani impegnati a conquistare il mondo per AW. Il miglior prologo per il successivo dibattito che avrebbe visto impegnati Spagnolini, Izzo e il sottoscritto a risponedere alle domande dei giovani presenti.

Un momento di altissima intensità tra i più belli della mia esperienza professionale.

Maria Fede Caproni

Ricordo di aver chiamato, durante la serata, la contessa Maria Fede Caproni, per raccontarle quanto vivo fosse il “suo” stabilimento, popolato da 2.000 giovani. E Schumacher che saliva sul palco con alle spalle la scritta “senza cozzar dirocco” di Gabriele d’Annunzio… che aveva come simbolo sul suo aeroplano il cavallino rampante…

Leggi il racconto “100 anni e non sentirli” >> 

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